MUGELLO - I test del 2-3-4 maggio 2003
 
 

Test! Test! Test!

Siamo al Mugello per provare le gomme nuove, la ciclistica nuova, le mappature nuove. Tutto nuovo. E si ricomincia da capo. 
Con qualche disavventura
(note di corsa di Andrea Mazzali)


 
I problemi di trazione che abbiamo avuto a Misano (comunque è stata una bella gara) ci hanno fatto prendere una decisione importante: proviamo le Dunlop. Ci assicura il massimo supporto e gomme di prim'ordine, cosa che la Pirelli, già impegnata con altri team nello sviluppo delle sue slick, non ci poteva garantire.
Dirla così è facile ma queste gomme sono più pesanti delle Pirelli (in tutto 2,6 kg) e in staccata la ruota anteriore va a urtare contro il radiatore. Risultato: rimettiamo il cannotto nella posizione standard (quella della moto stradale) e rivediamo la ciclistica.
Insomma, tutto da rifare. 
 
Tra le altre cose c'erano da rivedere anche le mappature dell'iniezione. Che detta così sembra facile, ma invece è un lavoro piuttosto complesso. I cavalli ci sono, e anche i kW, ma il problema, tra la ciclistica da mettere a punto e la curva d'erogazione da sistemare, è scaricarli a terra in modo efficace. L'obiettivo di oggi è proprio questo. Anche questo, anzi.
Il guaio succede nel giro di riscaldamento, mentre provavo una nuova mappatura. 
Scendevo tranquillo tranquillo dal Correntaio (stavo scaldando le gomme) e proprio in apertura, a mezzo gas, ecco che il millone dice toh, adesso entro in coppia. Dopo un nanosecondo mi trovo in terra e la moto mi passa sul piede (il sinistro). Capita.
Capita sì, ma che rottura! Per fortuna non di ossa. Insomma, da quel momento faccio fatica ad infilare lo stivale, a cambiare. Di spingere sulle pedane, ovviamente, non se ne parla.

Altri problemi? Beh, prima di tutto c'è la ciclistica da sistemare, e poi c'è un inconveniente che prima non avevamo: troppo grip! le gomme scivolano sul cerchio.

I motivi sono la potenza, il grip della gomma, la sua maggiore inerzia e il fatto che abbiamo verniciato i cerchi. I bellissimi Marchesini non potevano restare al naturale perché si ossidano, ma dovevano essere protetti da uno strato di vernice. Così siamo costretti a carteggiare il bordo del cerchio. 
 
Oltre a questo resta comunque da sistemare la ciclistica. Il mille spinge come una bestia e non è facile accontentarlo: le gomme, nonostante l'ottimo grip, tendono a pattinare e si surriscaldano. 

 
 
 
Le cose però non vanno malaccio. Anche così combinato riesco a prendere una coppa, quella del secondo miglior tempo delle prove CIV di oggi, 3 maggio. Il primo posto era alla portata: lo lasciamo per la prossima volta.