Pronti
a metà
La strada per raggiungere
la messa a punto perfetta è ancora lunga e in salita. Ora siamo
al 50%.
Ma abbiamo imboccato la strada
giusta
(note di corsa di Andrea Mazzali)
I test precedenti, due settimane fa,
sempre a Misano, ci hanno fatto capire una cosa: che l’ottimo lavoro svolto
per la 750 è, per la mille, tutto da rifare. La maggiore potenza
ha modificato l'equilibrio della moto e poi ci sono troppe cose nuove da
verificare tutte in una volta. Insomma, il difficile non era tanto capire
cosa fare, ma addirittura da dove cominciare.
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Poi si è messo anche il tempo
sfigato di questi giorni: freddo, freddo, umido e, oltretutto, e poi anche
la pioggia. La pista era sempre umida, e abbiamo girato sempre con le rain;
le slick le abbiamo montate solo l’ultima mezz’ora del secondo giorno.
Così, i test sono serviti davvero a poco. Beh, ma questo non è
vero del tutto: ora siamo pronti per il bagnato.
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Il primo obiettivo che ci siamo posti
è stato quello di ottimizzare la trazione. I cavalli da scaricare
a terra sono ben di più di quelli della 750, e sfruttarli tutti
a dovere sarebbe davvero troppo bello. Ma non è affatto scontato.
Sapete, non so mica quanti sono.
Giuro, non lo so. Non scherzo! Quando chiedo Massimo,
ma quanti cavalli ha la mille? lui non mi risponde. Si limita a sorridere.
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Tamburini. Ma se ce lo dicevi prima?
Le abbiamo provate tutte, tarature, gomme, molle,
potenziometri, accidenti vari studiando per due giorni l'acquisizione dati
manco fosse Topolino, poi telefona lui e ti fa provate questo e quest’altro.
Ah, si? Sì. Infatti poi la rossa ha iniziato a scalpitare. Ma pensa
un po’. Tocca una cosa e va. Fa un pezzo, uno qualsiasi e lui funziona.
Il pezzo, cioè. Roba da non credere. Massimo, ma se ce lo dicevi
prima? Prima non lo sapevo.
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La pista buona, dicevo, l’abbiamo avuta
per mezz’ora. E in mezz’ora non si fa la moto. Però siamo già
al 50%. Che non è tanto, ok, ma adesso siamo sulla strada giusta.
Per mettere tutto a posto per la prima gara di domenica prossima (Misano,
13 aprile), restano le due mezz’ore di turni di venerdì e le prove
libere di sabato. Ora mancano le tarature dell’idraulica e i rapporti.
Mica poco. E i rivali non scherzano. C’è il campione in carica Pedercini.
Con la Ducati 998 RS, la stessa della SBK di quest’anno, quinto tempo a
Phillip Island (non so se mi spiego). E poi c’è l’incognita Suzuki.
Anche quelli non scherzano. Ma neanche noi scherziamo.
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tecnologia CRC
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tecnologia romagnola (quando ce vo' ce vo')
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